L’arte di esagerare, ma con stile
Data di pubblicazione: 12.06.2025
Nora Santonastaso
Maximalismo, ovvero l’arte di sovrapporre, recuperare, giocare con il colore e le texture. Parliamo di una tendenza che disegna spazi pieni di vita, giocosi e avvolgenti e racconta il bisogno di calore e fiducia nel presente e nel futuro.

Il colore, le texture e il mix and match di nuovo e vintage sono tra le caratteristiche principali dello stile maximalista, che oggi si contrappone alla purezza degli spazi minimalisti.
Negli ultimi anni il design degli interni ha vissuto un lungo periodo dominato dal minimalismo, dalle palette neutre e dagli spazi essenziali. Oggi però la tendenza sta cambiando: il colore torna a essere protagonista, insieme a un’estetica più audace e stratificata. Il maximalismo, con la sua celebrazione dell’abbondanza, dei pattern e dei contrasti cromatici, sta riconquistando spazio nelle case e negli ambienti di design.
Il maximalismo non è solo un’estetica o una tendenza dell’interior design, ma una filosofia che valorizza l’individualità e la libertà espressiva, lasciando ampia possibilità di attingere a bacini ispirazionali anche molto lontani e diversi tra di loro. A differenza del minimalismo, che punta alla riduzione - il meno è più con cui si usa stigmatizzarla - e alla semplicità, il maximalismo abbraccia la ricchezza visiva: colori vivaci, combinazioni di texture, oggetti decorativi e arredi che raccontano storie.
L’obiettivo comunicativo ed espressivo è il racconto di una storia personale, costruita attraverso sovrapposizioni, giustapposizioni e - perché no - capacità di sdrammatizzazione e divertimento.
Come spesso - forse sempre - accade, le motivazioni della ribalta di una tendenza non risiedono nei soli aspetti concreti della progettazione; trovano piuttosto riscontro nei bisogni psicologici più profondi, legati al qui e ora, al contesto, all’epoca che si sta vivendo e condividendo.

Il colore e l’accostamento di più tonalità diverse generano emozioni e sensazioni specifiche, determinando le modalità di approccio a uno spazio interno.
Sotto questo aspetto il maximalismo, dopo anni di ambienti dominati dal bianco, dal beige e dal grigio, è rappresentativo di una ricerca di spazi più avvolgenti, caldi e vibranti, associando alla comunicatività del colore la ricerca della sicurezza e, in senso più ampio, della fiducia nel presente e nel futuro. I colori influenzano infatti il nostro umore e il nostro benessere: tonalità audaci come il verde smeraldo, il blu profondo o il rosso terracotta evocano emozioni, energia e carattere.

La sovrapposizione di pattern e texture e la giustapposizione di colori evoca un’immagine di ricchezza e abbondanza, specchio della tendenza del maximalismo.
Un altro carattere distintivo del maximalismo nell’interior design è l’uso creativo di pattern e materiali. Stampe floreali, motivi geometrici e texture dalla profonda comunicatività tattile convivono in armonia, dando vita a spazi unici e pienamente riconoscibili. C’è però una via da seguire per non cadere nella tentazione dell’eccesso non motivato: il segreto è combinare elementi diversi senza creare disordine visivo, utilizzando una palette coerente o un elemento dominante che disegni l’ambiente sulla traccia di un comune fil rouge.

Uno degli ingredienti degli interni in stile maximalista è il vintage: arredi e complementi possono essere pescati nei negozi o nei mercati dell’antiquariato.
Proprio del maximalismo è anche l’uso di arredi dalle forme morbide e abbondanti, ispirati agli anni '60 e '70. Divani curvilinei, poltrone imbottite, tappeti soffici e materiali come il velluto e il bouclé tornando in auge per creare spazi accoglienti e confortevoli. Questi elementi, con il loro aspetto avvolgente, contribuiscono a rendere gli interni più dinamici e accoglienti, bilanciando l’intensità cromatica e la pienezza espressiva con una sensazione di calore e benessere.
Gli interni maximalisti non disdegnano però neanche il richiamo a epoche come il Barocco, l’Art Déco e il design eclettico del XX secolo, reinterpretandoli in chiave contemporanea. Con il crescente interesse per il vintage e il recupero di arredi d’epoca, questa tendenza sembra per ora destinata a durare. Ci aggiorniamo tra qualche anno.